Chi siamo
Mi chiamo Fabio Raffi e insieme a mia moglie Roberta, organizziamo eventi sulla nostra barca Sirius. Senza di lei non potrei fare tutto ciò,... Sirius? no... mia moglie!. Cioè, non è che Sirius non sia importante, anzi, mia moglie afferma che è la mia "amante", possiamo dire che è una piacevole relazione a tre. Ma come siamo arrivati qui?... se non ti interessa, continua la navigazione su un'altra pagina,... se invece vuoi conoscermi bene, devi prenderti qualche minuto, parto da lontano... . Nasco a Roma nel 1961, un ragazzo nei meravigliosi anni '70, anni in cui passo le vacanze estive con i miei genitori, nella casa di villeggiatura di Ladispoli (40 km da Roma). Abbiamo un piccolo motoscafo Angelo Molinari 435 con un motore Evinrude 25CV, insieme a mio padre e mio fratello andiamo a raccogliere le cozze al castello di Palo, a volte facciamo sci nautico o semplicemente ci fermiamo a largo per un bagno. Nella comitiva delle vacanze estive c'è la ragazza che diventerà poi mia moglie, Roberta, il mare fa già da cornice alla nostra vita, ma nulla faceva presagire il nostro futuro legato al mare. Nel 1981 mi diplomo Perito Geometra nel 1981 e poi parto militare. In Italia c'è la leva militare obbligatoria e ricevuta la "cartolina rosa", mio padre mi spinge a tentare il percorso da Ufficiale. Partecipo alla selezione per diventare Allievo Ufficiale di Complemento dell'Esercito (A.U.C.), la supero ed entro nella Scuola Ufficiali dell'Esercito a Cesano di Roma, 107° corso A.U.C. reparto "Bersaglieri assaltatori". BERSAGLIERI!... caspita neppure so chi sono..., scopro a mie spese, che dopo i Paracadutisti, è il reparto più duro dell'Esercito. Cinque mesi di esercitazioni militari, servizi di guardia, lezioni in aula e corsa, corsa... tante corse, un inferno. Supero il corso e conquisto l'agognata stelletta, il grado di Sotto Tenente e la destinazione; reparto operativo del 26° BTG. Castelfidardo, caserma E. Baldassarre di Maniago (Pordenone), esperienza ancora più dura, ma formativa, indimenticabile. Al termine dei 15 mesi obbligatori, decido di uscire dal mondo militare, mi congedo nel 1983 con il grado di Tenente mentre il mio reparto parte per Beirut all'interno della missione "Italcon Libano". Inizio a lavorare in aziende di informatica. Sono gli anni dei primi modem, del computer Spectrum Sinclaire, Commodore 64, i PC IBM e Internet che si affaccia sul mondo. Inizio come programmatore software per poi passare a funzioni commerciali. Dieci anni importanti, molto turn over e tanta esperienza di azienda. Nel 1994 un'altra scelta difficile, lascio il posto "fisso" per mettermi in proprio. Fondo la mia prima azienda, Domus Data Srl, una piccola "software house". Un periodo duro, che solo chi ha fatto esperienza da imprenditore può capire, una spietata lotta contro il mercato, la concorrenza e la burocrazia italiana. Il settore I.T. ha una crescita velocissima e mutevole, chiudo la prima società, ne apro un'altra e così via; Euromatica Srl, Idracomp Srl e Tecnopass, queste ultime due operanti nel Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Me.P.A. - Consip). La situazione economica è buona, qualche soldo arriva. Torna allora anche il richiamo del mare e la voglia di comprare una barca. Conseguo la patente nautica nel 1999 e inizio l'avventura comprando un piccola barca usata, un cabinato Cranchi Holiday di 6 metri, un cucinino minuscolo, una cuccetta per dormire e una toilet in cui si entra all'indietro per quanto è piccola, ma è la nostra barca e ci regala emozioni assolutamente indescrivibili. Pur abitando a Roma, ormeggiamo la barca all'Argentario, il posto è meraviglioso e ogni volta che andiamo in barca è una vacanza. Quasi ogni anno cambiamo la barca per una leggermente più grande e iniziamo ad organizzare le vacanze estive con lunghi periodi in barca, mia moglie Roberta e le nostre due figlie, Eleonora e Martina ancora bambine; venti e più giorni in giro per l'Arcipelago Toscano, Pontino, Corsica, Sardegna, spesso in flottiglia con amici, i loro figli e le loro barche. Probabilmente, gli anni più belli della nostra vita... Arriviamo al 2012, la crisi economica si fa sentire, il mercato dell'informatica rende sempre meno, i costi aziendali aumentano, tasse e burocrazia fanno il resto. L'azienda va male, mi trovo costretto a trovare un'alternativa al lavoro di una vita, a quasi 50 anni non è facile. Nessun piano "B" da attuare, ma non ci perdiamo d'animo, decidiamo di mettere a frutto la nostra passione per il mare, decidiamo di organizzare eventi in barca nella zona dell'Argentario. Iniziamo con "Tintarella", la quinta barca, una pilotina di 7,5mt. con un cucinino minuscolo, con un tavolino minuscolo, un letto minuscolo e un bagno... vabbè hai capito. I primi risultati sono modesti ma insistiamo, per consolidare l'idea, vendiamo Tintarella e ci mettiamo alla ricerca di una barca più grande, non oltre i dieci metri per limitare i costi, ma che sia pratica, solida e di facile gestione. La troviamo su internet, un po lontano... in Olanda. Una barca del 1977, vecchia, ma in ottime condizioni. Non si dice vecchia! si dice... d'epoca, OK?... Una barca in acciaio, lunga nove metri e mezzo, con un fascino incredibile e che rientra anche nel nostro modesto budget, è Sirius. Ma come portarla in Italia?..., di solito si usano quei grandi camion per trasporti eccezionali, ma... costa troppo e poi non mi diverto!. Decido di portarla in Italia... sull'acqua; canali, fiumi e ancora canali, Olanda, Belgio e Francia, per poi uscire nel mar mediterraneo alla foce del Rodano e continuare lungo costa fino all'Argentario, un viaggio di 2200 km in 40 giorni che diventa una avventura... e un libro. Una volta in Italia, ripartiamo più convinti di prima, mentre il vecchio lavoro va lentamente a morire. L'ispirazione viene dalle nostre uscite in barca in famiglia, quando di sera rimanevamo in rada davanti a Porto Ercole per un aperitivo o una cenetta romantica, per far felici le bambine e... noi stessi. Pensiamo di far vivere queste forti e bellissime sensazioni a chi una barca non ce l'ha e le può solo sognare, passeggiando sui moli. Forte della mia competenza informatica, apro e curo direttamente questo sito Internet, studiamo i Tours, Roberta si occupa dei menù e prepariamo Sirius per accogliere nel migliore dei modi i nostri ospiti. Sirius è una barca d'epoca, semplice negli impianti, ma esigente in manutenzione, ma mi ingegno, anche sbagliando acquisisco esperienza nel "fai da te", imparo molto su come si manutiene una barca fino a restaurarla, da solo, nel 2021. Diceva Steve Jobs: "stay hungry, stay foolish", "siate affamanti", siate folli", ed effettivamente all'inizio l'idea appariva folle e scarsi erano i risultati, ma non bisogna mollare mai, giusto?, con gli anni la "pazza idea" si concretizza e sempre più ospiti salgono a bordo di Sirius. Adesso abbiamo una clientela affezionata e tante belle recensioni, siamo spesso felici testimoni di intensi momenti romantici e facciamo un lavoro che ci piace veramente, a chi non piacerebbe. Negli ultimi venti anni abbiamo passato momenti difficili, vissuto crisi economiche, la pandemia e ora gli effetti di una guerra non lontana. Nonostante l'età che avanza non molliamo, siamo sempre qui, per regalare ancora momenti felici e sogni, a voi, e a noi.
A bordo vi accogliamo io e mia moglie Roberta, qui siamo insieme alle nostre figlie Martina e Eleonora in una rara giornata insieme su Sirius.



